Abstract:
La crescita e l’evoluzione delle industrie culturali e creative hanno suscitato gradualmente un interesse rivolto alle potenzialità del settore. Il passaggio da potenziale a realizzazione risulta essere un percorso complesso che presenta ancora dei punti da chiarire e approfondire. Ad esempio, se da una parte sembra che le industrie culturali e creative abbiano riportato in auge il valore della cultura, dall’altra parte abbiamo la paradossale conferma che le arti visive, lo spettacolo dal vivo e il patrimonio storico-artistico sono lasciati in disparte nel dibattito in quanto non seguono il ritmo dei settori più dinamici. Prendendo in considerazione gli aspetti della natura delle industrie culturali e creative, questa ricerca si chiede se sia possibile creare un prodotto culturale dove l’interazione tra obbiettivi manageriali/economici ed estetici non portino consequenzialmente alla scadenza del prodotto. A risposta di tale domanda viene presentato il lavoro del centro di produzione teatrale La Piccionaia, dimostrando che non solo un attività come il teatro sia in grado di rispettare degli obbiettivi quali l’eccellenza e l’integrità estetica, l’accessibilità e lo sviluppo dell’audience e l’equilibrio economico-finanziario e di rendicontazione sociale, ma sia anche esempio di come queste attività giochino un ruolo fondamentale per la comunità. Questa, tuttavia, va guidata nella comprensione di questo ruolo e nel riconoscerne il valore dimenticato affinché le industrie culturali e creative possano in futuro realizzare davvero il proprio potenziale.