Abstract:
L'analisi dell'evoluzione della politica estera della Russia post-sovietica in Ucraina non può prescindere dai cambiamenti in atto nel contesto geopolitico europeo. Questi, infatti, coinvolgono e modificano in maniera cruciale quelle che sono le priorità del Cremlino nell'arena internazionale nei confronti di un vasto numero di attori. La complessità dello Stato ucraino emerge, con le sue ambiguità, fin dal suo primo decennio di indipendenza: divergenti rappresentazioni relative all'identità nazionale alimentano quella che è la politica incerta di una Federazione russa già impegnata in un'imponente ristrutturazione istituzionale interna. Questo studio si propone di indagare il fondamento delle relazioni bilaterali tra Mosca e Kiev: l'attenzione è rivolta soprattutto alla posizione assunta di volta in volta dalla Russia nei confronti di una Ucraina che, ad una politica bilanciata ed amichevole con l'Occidente quanto con la Russia, ha sostituito un atteggiamento apertamente filoccidentale prima e filorusso poi. Le problematiche scaturite in ambito europeo nel contesto dell'attuale crisi hanno fatto emergere la valenza strategica del Paese: l'andamento delle relazioni bilaterali, in ambito economico quanto politico, si lega ad un rapporto che coinvolge complesse dinamiche storiche e di identità. L'analisi si sofferma su queste ultime in quanto, sebbene onnipresenti, sono prepotentemente emerse in questi ultimi anni, sconvolgendo l'equilibrio geopolitico dell'intero continente.