Of the Devil’s Party: a Study on Human Enjoyment of Disquieting Fiction With an Analysis of “The Wasp Factory”, “A Clockwork Orange” and “The Collector”

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dc.contributor.advisor Gregori, Flavio it_IT
dc.contributor.author Bruttini, Eleonora <1988> it_IT
dc.date.accessioned 2016-02-10 it_IT
dc.date.accessioned 2016-05-04T11:46:16Z
dc.date.available 2016-05-04T11:46:16Z
dc.date.issued 2016-03-01 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/7857
dc.description.abstract Questo studio indaga il piacere che i lettori ricavano dalla letteratura disturbante. La domanda: “Perché proviamo piacere quando leggiamo?” introduce il background teorico della successiva analisi, che mira a rispondere alla domanda: “Perché proviamo piacere nel leggere la letteratura perturbante?”. Il Capitolo 1 offre una panoramica della principale letteratura sull’argomento, che si focalizza quasi esclusivamente sul piacere che gli esseri umani ricavano dalla letteratura in generale, esaminando opere quali "Literature and the Brain" di Holland, "Affective Narratology" di Hogan e "Introduction to Cognitive Cultural Studies" di Zunshine e attingendo alle neuroscienze, alla psicoanalisi e alla Teoria della Mente. Il Capitolo 2 propone tre ipotesi per comprendere il piacere che gli esseri umani traggono dalla letteratura disturbante: innanzi tutto, suggerisce che questo genere di narrativa presenti una qualità manipolativa che trae in inganno i lettori inducendoli ad aspettarsi ciò che Hogan definisce come “una normalità aspettuale idealizzata”; in secondo luogo, sostiene che la letteratura perturbante sfrutti la tendenza umana alla curiosità morbosa e alla Schadenfreude, risultando così attraente poiché permette un “ritorno del rimosso” freudiano; infine, teorizza il ruolo fondamentale di fanzines, blog e siti web quali goodreads.com e aNobii.com nell’influenzare l’esperienza dei lettori che fruiscono della letteratura disturbante: infatti, poiché tali luoghi virtuali favoriscono la creazione di una community, i lettori possono passare da uno stato di rifiuto di ciò che li disturba a uno stato di empatia e apprezzamento del libro a posteriori. Il Capitolo 3, infine, illustra queste ipotesi applicandole a tre romanzi inglesi perturbanti: "The Wasp Factory", "A Clockwork Orange" e "The Collector". it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Eleonora Bruttini, 2016 it_IT
dc.title Of the Devil’s Party: a Study on Human Enjoyment of Disquieting Fiction With an Analysis of “The Wasp Factory”, “A Clockwork Orange” and “The Collector” it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2014/2015, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 987938 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language ANGLO-AMERICANO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Eleonora Bruttini (987938@stud.unive.it), 2016-02-10 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Flavio Gregori (flagre@unive.it), 2016-02-22 it_IT


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