Abstract:
Negli ultimi anni, complice la globalizzazione, l’avanzamento tecnologico e l’abbattimento delle frontiere doganali, i flussi di import/export italiani sono notevolmente aumentati.
Se l’export si è rivelato una soluzione necessaria per sopravvivere al drastico calo della domanda interna, questo , soprattutto per i mercati geograficamente e culturalmente più distanti, non è privo di rischi e complicazioni, che richiedono attente analisi preventive.
Tra i rischi principali che interessano maggiormente un esportatore, rispetto ad un’azienda che opera in territorio nazionale, vi è certamente il rischio di credito, che qui verrà approfondito.
La rilevanza, la tollerabilità e le strategie per la gestione di tale rischio variano da azienda a azienda; è importante in ogni caso comprendere ciascuna scelta cosa comporti in termini di costi e di opportunità/ritorni economici.
Molta enfasi verrà posta sulle forme di pagamento più utilizzate per il commercio internazionale, sull'assicurazione dei crediti, sul factoring, e su altri strumenti che consentono ad aziende più o meno grandi di essere più dinamiche sui mercati esteri senza pregiudicare i propri equilibri finanziari.