Filosofia della mente e metafisica nell'empirismo radicale di William James

Abstract

La presente ricerca è un’interpretazione dell’empirismo radicale di William James secondo una via duplice. Da una parte, abbiamo individuato la filosofia della mente della dottrina jamesiana, mentre, dall’altra, la sua metafisica. Ciascun capitolo è suddiviso, a sua volta, in due sezioni: la prima si concentra su un’analisi testuale del tema in questione, la seconda sviluppa, invece, un approfondimento critico a partire dalla prima sezione. La scansione che abbiamo inaugurato ha un valore, non soltanto organizzativo, ma anche filosofico e interpretativo: riteniamo, infatti, che il passaggio dalla filosofia della mente alla metafisica costituisca un elemento fondamentale dell’empirismo radicale di James per comprenderlo nella sua essenza autentica, sia da un punto di vista genealogico (a ciò si dedica la prima sezione di ciascun capitolo), sia da un punto di vista prettamente teoretico. Dimostreremo, alla fine di questo itinerario, che l’empirismo radicale non è semplicemente un insieme di teorie abbozzato da James e rimasto in germe, bensì una metafisica compiuta che abbisogna soltanto di un’interpretazione che le renda giustizia. Questa interpretazione non verte solamente sugli Essays in Radical Empiricism, ma intende comprendere l’intera produzione jamesiana, giungendo infine al lavoro, pubblicato postumo, in cui James avrebbe voluto esprimere il suo sistema filosofico: Some Problems of Philosophy. L’intera ricerca si confronta costantemente con alcuni temi contemporanei di filosofia della mente e metafisica, in modo tale da mostrare l’attualità e la possibilità di sviluppare le intuizioni di James anche nell’arena filosofica odierna.