dc.contributor.advisor |
Bernardi, Bruno |
it_IT |
dc.contributor.author |
Rebuf, Anna <1990> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-02-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-05-04T11:46:01Z |
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dc.date.available |
2016-05-04T11:46:01Z |
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dc.date.issued |
2016-02-29 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/7771 |
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dc.description.abstract |
Il mio elaborato intende studiare le sensibili novità apportate dalla tecnologia all'interno delle istituzioni museali italiane. In particolar modo, ho concentrato la mia ricerca su due aspetti delle nuove tecnologie che relazionano il museo al pubblico: la comunicazione digitale del museo e le nuove metodologie di visita che implicano l'uso della tecnologia. La prima parte della mia tesi focalizza l'attenzione sull'importanza di una buona strategia digitale del museo per comunicare e promuovere il proprio prodotto al pubblico. Mi sono quindi concentrata su alcune delle caratteristiche che un sito internet dovrebbe possedere, tra cui usabilità ed accessibilità anche dai dispositivi mobili, in quanto è piuttosto recente la decisione di Google di far apparire tra i primi posti sul motore di ricerca quei risultati il cui sito è “Mobile Friendly”. Ho introdotto il concetto di Search Engine Marketing, composto da Search Engine Optimization e Keyword Advertising e di come queste possano rivelarsi attività utili per migliorare la presenza sul web del proprio sito. Mi sono focalizzata sugli aspetti relativi alla costruzione di una Social Media Strategy del museo, studiando anche i diversi Social Network, strumenti utili per una comunicazione digitale d'impatto con il pubblico, grazie anche all'uso del digital storytelling. Tra questi ho analizzato Facebook, Twitter, Youtube, Instagram e Pinterest, ossia quelli che secondo me possono offrire maggiori possibilità al settore museale.
La seconda parte del mio elaborato si concentra invece su quelle tecnologie che si sono rivelate interessanti per il miglioramento dell'esperienza di visita da parte del pubblico. Tra queste ho scelto di studiare le app digitali, la tecnologia RFID ed NFC, iBeacon e Realtà aumentata. Ho ricavato inoltre alcuni esempi nazionali di uso di tali innovazioni, tra cui la Pinacoteca Farnese, tra le prime a livello europeo a fare uso della soluzione iBeacon per la veicolazione su dispositivi mobili di informazioni sul museo e sulle opere esposte. Un'ulteriore paragrafo di questo capitolo si concentra sui musei virtuali e le loro peculiarità. Infine nel mio elaborato ho inserito l'istituzione Peggy Guggenheim Collection come caso di studio del territorio facente uso delle nuove tecnologie. |
it_IT |
dc.language.iso |
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it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Anna Rebuf, 2016 |
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dc.title |
Tecnologie digitali: il rapporto tra il museo e il pubblico.
Il caso Peggy Guggenheim Collection |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2014/2015, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
826834 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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it_IT |
dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Anna Rebuf (826834@stud.unive.it), 2016-02-17 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Bruno Bernardi (brubern@unive.it), 2016-02-22 |
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