Abstract:
La Giordania si distingue per il numero elevato di rifugiati che accoglie, tanto da risultare la nazione al mondo con il più alto rapporto tra rifugiati e popolazione autoctona. Da sempre questa nazione funge da “porto sicuro” per i popoli che, nel corso della storia, vi sono giunti, in seguito alla fuga dai paesi d’appartenenza situati nella stessa regione. Tuttavia, essa non ha mai aderito alla Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951, né al Protocollo del 1967 e, in aggiunta, non ha ancora emanato un codice interno per regolare questa presenza imponente dentro i propri confini. Alla luce di questa constatazione, questo elaborato si propone di indagare i mezzi alternativi con cui la Giordania ha risposto al massiccio afflusso di rifugiati siriani, cercando di capire se la sua risposta al problema sia sufficiente, se il vuoto normativo si ripercuota in qualche modo sui rifugiati, quali siano gli effetti sulla popolazione giordana, e come tutto ciò si rifletta, in conclusione, sulle relazioni tra siriani e giordani.