Abstract:
CLAUDIA GIAN FERRARI
GALLERISTA COLLEZIONISTA E STORICA DELL’ARTE
È sotto questi tre profili che intendo analizzare la poliedrica figura di Claudia Gian Ferrari.
Claudia Gian Ferrari è stata una delle protagoniste indiscusse del panorama culturale italiano a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso.
Storica dell’arte per formazione, figlia d’arte, ha diretto con successo, dal 1979 al 2010, una delle più importanti gallerie d’arte italiane, La Galleria Gian Ferrari, fondata nel 1936 dal padre, il celebre gallerista Ettore Gian Ferrari.
Il suo principale interesse è stato il Novecento Italiano: come storica dell’arte si è impegnata, con spirito di ricerca, alla rivalutazione, valorizzazione e riscoperta dell’arte italiana del periodo tra le due guerre.
Ho voluto analizzare nel dettaglio, tre artisti per i quali Claudia Gian Ferrari si è prodigata per garantire loro il giusto posto nella storia dell’arte: Cagnaccio di San Pietro, Ubaldo Oppi e Adolfo Wildt.
Claudia Gian Ferrari ha fondato nel 1990 una seconda galleria: la Gian Ferrari Arte Contemporanea volta alla promozione dei giovani artisti emergenti.
Come collezionista illuminata ed appassionata ha dato vita ad una delle collezioni più importanti del Novecento Italiano, generosamente donata a Villa Necchi del Fai, mentre le opere di arte contemporanea sono andate ad arricchire le collezioni di numerosi musei: il Museo del Novecento a Milano, il Mart di Rovereto e il Maxxi di Roma.
Se forse è ancora prematuro intraprendere un processo di storicizzazione della sua figura, è altrettanto necessario ricordarne l’operato e omaggiarne le donazioni e i lasciti pubblici.