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La laguna di Venezia è un ambiente unico al mondo nel suo genere. Riconosciuto e tutelato da UNESCO fin dal 1987, il sito riesce ancora a mantenere tutta la sua bellezza soprattutto perchè non ancora intaccato da quel turismo di massa, ormai modello dominante nella vicina venezia. Durante il mio tirocinio presso l’Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Venezia ho avuto modo di seguire la stesura di un progetto turistico che ha come cardini la collaborazione e la sostenibilità.
Analizzando le ripercussioni che il turismo provoca sull’ambiente naturale e socio-culturale è utile soffermarsi a valutare come un eccessivo sfruttamento di tale risorsa può comportare nel lungo periodo un radicarsi di tendenze e comportamenti che determinano profondi cambiamenti di quelle stesse caratteristiche che rendono il sito attraente.
Un lavoro che nasce dall’esigenza di valorizzare ed implementare nuovi itinerari nella Laguna, da integrare all’offerta classica della città, in un territorio che si estende da Chioggia a Caorle, attraverso il coinvolgimento attivo di strutture ricettive e logistiche ivi già presenti.
Al fine di definire interventi efficaci, è necessaria l’adozione di strumenti ed azioni che siano capaci di coinvolgere tutti i soggetti interessati e promuovere approcci basati su coordinamento e cooperazione. È nell’interesse delle aziende del settore turistico, infatti, mantenere e sostenere il turismo nelle destinazioni per diversificare l’offerta turistica, creare ulteriore interesse per il capoluogo veneto e aumentare la permanenza media del visitatore.
Il primo step del progetto prevede, infatti, la costituzione di un ecosistema di business in cui sono coinvolte una serie di aziende della zona.
Le opportunità che ci fornisce la realizzazione di un ecosistema sono molteplici, ma si potrebbero riassumere nell’ aumento della flessibilità e rapido adeguamento ai cambiamenti del mercato turistico; in elevati livelli di creatività e versatilità sfruttando la conoscenza accumulata e condivisa da ciascuna azienda; nell’accrescimento del livello di personalizzazione del prodotto turistico.
La rete aziendale sarà perciò, promotrice sia delle opportunità che delle fragilità del territorio in questione da tutti i punti di vista: naturalistico, enogastronomico, culturale, artistico, storico, paesaggistico.
All’ EBT Provincia di Venezia, keystone e capofila del progetto, spetterà il compito di predisporre per tutti gli operatori interessati le informazioni e la formazione sui temi legati alla conoscenza locale.
È importante definire dei percorsi che possano conciliare la tutela dell’ambiente con l’aumento della competitività del settore, che deve comunque adattarsi all’evoluzione del mercato e delle nuove tecnologie.
Si intende creare un percorso sulla via della sostenibilità, intesa come un mezzo che deve essere ecologicamente sostenibile nel lungo periodo, economicamente conveniente, eticamente e socialmente equo nei riguardi della comunità locale, per arrivare a un comune fine di tutela e valorizzazione.
Saranno quindi messe in atto iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici con particolare riferimento a sistemi di promo- commercializzazione online, utilizzando le nuove tecnologie e, in particolare, i nuovi strumenti di social marketing, considerando questi ultimi come un fondamentale momento di promozione, ma anche un eccezionale strumento per aggregare un territorio.
Utilizzeremo l’innovazione digitale per creare un nuovo rapporto tra la destinazione e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura, senza mai dimenticare i canali tradizionali di informazione. Proponiamo perciò una strategia integrata al fine di raggiungere il maggior numero di persone possibile e far conoscere il nostro territorio nel rispetto, nella tradizione e nella collaborazione. |
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