Abstract:
Questo studio analizza il paese di Tschierv, il presente di questa comunità e la sua comprensione. Il paese si trova in Val Monastero, una piccola valle nelle Alpi Retiche, in territorio elvetico,Tschierv, ultimo paese della valle, sembra non presentare i dati demografici e sociologici che si riscontrano in altre realtà alpine quali ad esempio lo spopolamento, per mancanza di adesione a modelli economicamente più forti come il turismo, o, possibile altra faccia dello stesso fenomeno, l’incremento demografico.
Il filo che lega tutta l’analisi è l’andamento demografico degli abitanti in relazione a questo territorio d’alta quota che gli abitanti stessi di Tschierv mettono in atto in uno spazio abitato sia domestico come la casa, comunitario come l’alpeggio,e, quello più interessante, sulla comunità stessa.La sezione etnografica, nella seconda parte, realizzata in massima parte attraverso le testimonianze di alcuni abitanti di Tschierv, analizza la loro percezione nei confronti dello spazio abitato e le strategie messe in atto per vivere e lavorare in questo paese, il rapporto degli abitanti con lo spazio esterno, pubblico, comune e quello privato, domestico e intimo.
Questo lavoro non porta nessuna teoria ma attraverso strumenti metodologici e concettuali analizza l’organizzazione sociale dei suoi abitanti, attraverso l’indagine etnografica cerca di comprendere quali siano gli equilibri umani in un ambiente ecologicamente problematico, analizzare e conoscere i meccanismi culturali che sotto varie forme controllano questa comunità, con regole scritte come la costituzione comunale, non scritte come le regole d’alpeggio, l’assemblea dei Vaschins, o raccontate attraverso favole e leggende, e capire quali controlli preventivi sulla comunità di Tschierv siano stati adottati per mantenere in equilibrio il rapporto abitanti-risorse.
L'analisi attraverso parole, suoni, documenti ma soprattutto le testimonianze vive delle persone e la loro memoria in un tempo lungo, descrive ciò che rappresenta il loro modo di vivere e di pensare il mondo, il loro mondo.