Abstract:
Questa ricerca mira a delineare il ruolo dei madrelingua inglesi nelle dinamiche di interazione nell’ambito dell’uso dell’inglese come lingua franca. Con essa si vuole determinare in che modo il recente diffondersi dell’inglese in Europa abbia contribuito a cambiare le dinamiche della scelta linguistica nelle interazioni fra madrelingua e non madrelingua inglesi e come i primi percepiscano questo cambiamento.
Una ricerca preliminare sull’influenza dell’inglese come lingua madre nell’apprendimento delle lingue straniere aveva confermato la necessità di includere i madrelingua inglesi nel dibattito sull’uso dell’inglese come lingua franca, poiché raramente essi vengono considerati quando se ne discutono le conseguenze.
Il primo capitolo tratterà la letteratura esistente sui seguenti argomenti: la cultura del monolinguismo ad oggi presente nei paesi anglofoni; il ruolo della motivazione nell’apprendimento linguistico, con una distinzione fra la motivazione strumentale e quella integrativa; l’apprendimento linguistico nell’ambito di esperienze di studio/lavoro all’estero; l’uso dell’inglese come lingua franca, in particolare il suo diffondersi nell’istruzione superiore ed il ruolo dei suoi madrelingua; le dinamiche di scelta linguistica e di accomodamento nell’interazione di parlanti di lingue diverse.
La ricerca preliminare summenzionata verrà poi riassunta, per comprendere fino a che punto il diffondersi della lingua inglese in Europa abbia influenzato la motivazione e la capacità di apprendimento delle lingue straniere nei suoi madrelingua in contesti di studio/lavoro all’estero. I partecipanti hanno dimostrato scelte linguistiche differenti a seconda del contesto in cui si trovavano ad agire (incontri occasionali con gli abitanti del luogo, contatti con gli amici, compagni di corso o colleghi) e del paese in cui stavano trascorrendo il semestre all’estero.
Nel secondo capitolo verrà presentata la ricerca condotta da Labrie e Quell nel 1997: “Your language, my language or English? The potential language choice in communication among nationals of the European Union”. Basandosi sui dati dell’Eurobarometro del 1994 sulle competenze linguistiche medie degli europei, essi hanno calcolato quale lingua avesse la maggior probabilità di essere scelta in un incontro occasionale fra persone di nazionalità diverse. Verranno quindi presentati i calcoli aggiornati sulla base degli ultimi dati disponibili (Eurobarometro 2012). Prevedibilmente, la recente diffusione dell’inglese ha alzato la probabilità che questa lingua venga utilizzata come mezzo di comunicazione.
La terza parte tratterà lo studio compiuto per verificare empiricamente la validità del metodo di Labrie e Quell. Attraverso un questionario compilato sia da madrelingua che da non madrelingua inglesi, esso prova i limiti del metodo non empirico. Infatti, sebbene la scelta dell’inglese come lingua franca sia innegabilmente diffusa nelle interazioni fra i due gruppi, essa è fortemente influenzata dal contesto in cui i parlanti si trovano ad agire piuttosto che dalla loro nazionalità.
Questa tesi mira a far crescere l’interesse nei confronti delle conseguenze che l’uso dell’inglese come lingua franca ha sui suoi parlanti ed il ruolo che essi ricoprono in interazioni in cui la loro lingua madre viene utilizzata come lingua franca. In conclusione, per comprendere a fondo i futuri sviluppi dell’inglese come lingua franca sembra essere necessario includere i suoi madrelingua nel dibattito.