dc.contributor.advisor |
Andreini, Attilio |
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dc.contributor.author |
Sgorlon, Patrizia <1991> |
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dc.date.accessioned |
2015-10-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-03-21T14:55:10Z |
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dc.date.available |
2017-07-03T13:55:58Z |
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dc.date.issued |
2015-10-27 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/7247 |
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dc.description.abstract |
CONTENUTI
Il cibo, la risorsa più importante per la sopravvivenza dell'uomo e di tutti gli esseri viventi, è il tema centrale dell'Esposizione Universale che si tiene a Milano quest'anno. Il cibo apporta i nutrienti che ci aiutano a conservare la nostra vitalità, tuttavia, spesso la nostra dieta è sbagliata allorché, al posto di apportarci la vita, causa la morte con obesità, anoressia, asma e così via. Si pone così l'attenzione a quello che mangiamo e a come mangiamo. Da questa riflessione nasce il desiderio di approfondire la conoscenza sull'argomento e tornare indietro nel tempo fino alla Cina antica, quando i grandi Maestri e le più importanti religioni e filosofie cinesi insegnavano cosa era giusto e cosa era sbagliato mangiare, con un unico scopo: vivere sani più a lungo possibile.
Il presente elaborato si compone di tre parti, il primo capitolo spiega la macrobiotica applicata alla società contemporanea e quali sono i principali contenuti e diete che essa propone, al fine di presentare al lettore un confronto con la macrobiotica della Cina antica. Nel corso della lettura, si potrà notare come sia impossibile, parlando di cibo e abitudini alimentari nell'antichità, prescindere dall'approfondire anche un altro argomento caro alla cultura tradizionale cinese: la medicina tradizionale, con una particolare enfasi sullo Huangdi Neijing 黄帝内经 (Canone Interno dell'Imperatore Giallo).
Il secondo capitolo presenta la traduzione di due articoli accademici, proprio al fine di esporre il concetto da più punti di vista, il primo articolo propone l'argomento dando una maggiore attenzione ai principi del daoismo e alla sua filosofia, il secondo articolo, al contrario, da voce al pensiero di Confucio, da un punto di vista più pragmatico.
Il terzo capitolo presenta il commento traduttologico, sottolineando le differenze stilistiche e contenutistiche tra i due articoli; individua il lettore modello e presenta le diverse macrostrategie che è stato necessario adottare per conservare gli elementi di specificità della cultura, religione e medicina cinese. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Patrizia Sgorlon, 2015 |
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dc.title |
CIBO E MACROBIOTICA NELLA CINA ANTICA:TRADUZIONE E COMMENTO DI DUE ARTICOLI ACCADEMICI |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Interpretariato e traduzione editoriale, settoriale |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Centro Interdipartimentale "Scuola Interdipartimentale in Economia, Lingue e Imprenditorialità per gli Scambi Internazionali" |
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dc.description.academicyear |
2014/2015, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
embargoedAccess |
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dc.thesis.matricno |
832772 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.provenance.upload |
Patrizia Sgorlon (832772@stud.unive.it), 2015-10-07 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Attilio Andreini (attilio@unive.it), 2015-10-19 |
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