Abstract:
Nel 2000 la Commissione Europea, durante il vertice di Lisbona, ha delineato il concetto di Corporate Social Responsibility, descrivendola come l’integrazione volontaria, da parte delle imprese, dei problemi sociali ed ambientali nelle loro attività e relazioni. Come si vedrà nel primo capitolo, questi concetti non sono così moderni come si potrebbe pensare: già a metà degli anni Cinquanta, la soddisfazione dei bisogni di tutti coloro che li percepiscono, era il punto focale dell’attività economica. Vent’anni più tardi, un allievo di Zappa, Onida, sosteneva che l’azienda era un corpo intermedio tra gli individui e lo Stato poiché utile ad entrambi: all’individuo perché così egli ha la possibilità di soddisfare i propri bisogni, allo Stato o alla collettività perché, grazie ai risparmi e agli investimenti che il singolo realizza, può ottenere maggiori occasioni di benessere. Gli Autori inoltre, parlano di cooperazione, sostenendo che se l’uomo rimane isolato non è in grado di raggiungere proficuamente i propri interessi: è necessario rinunciare a parte della propria autonomia per sfruttare i benefici derivanti dalla cooperazioni per soddisfare i propri bisogni. Da questo pensiero si apre il secondo capitolo, dedicato alla società cooperativa. In qualsiasi forma societaria il governo d’impresa è importante, per la cooperativa è fondamentale: per perdurare nel tempo e con successo il sistema di governance deve essere efficace; è necessario contare su investimenti consistenti sia perché le strategie possano essere concretizzate sia perché è indispensabile contare un una struttura finanziaria solida. La corporate governance è l’insieme di processi atti ad indirizzare e gestire le attività aziendali con l’obiettivo di salvaguardare ed incrementare il valore per tutti gli stakeholder con cui la cooperativa si relazione (compreso l’assetto proprietario).Come si vedrà nel terzo capitolo, è nelle scelte e nelle attività di corporate governance, se vogliamo, che si capisce se un’organizzazione è più o meno responsabile nei confronti della comunità in cui si sviluppa e con la quale si relaziona. Concretamente, comportarsi responsabilmente significa creare e distribuire equamente il valore ottenuto, rispondere efficacemente alle esigenze della società ed intervenire sui problemi sociali. Tutto ciò si traduce nel miglioramento della reputazione aziendale, nella creazione di un immagine positiva nei confronti degli stakeholder, nella formazione di un buon consenso sociale e, di conseguenza, nel consolidamento della fiducia e nella riduzione dei costi di transazione delle relazioni attivate. Questi elementi sono tutte risorse intangibili, quindi di difficile imitazione, grazie alle quali l’azienda ha la possibilità di differenziarsi, ottenendo, nel lungo termine un vantaggio competitivo. La Corporate Social Responsibility è una condotta volontaria, ossia un orientamento strategico innovativo che fornisce maggiori possibilità di sopravvivenza e sviluppo duraturi.Infine, nel quarto capitolo, verrà presentato un caso studio, la FENDERL Società Cooperativa Sociale. Essa è nata a Vittorio Veneto nel 1997 come cooperativa di tipo A, nel 2006 è stata costituita la FENDERL Lavoro e nel 2010 le due sono state unificate in un’unica cooperativa a scopo plurimo A+B la quale si occupa di gestire sia i servizi socio-assistenziali alla persona sia i servizi di inserimento lavorativo. Si è scelto di studiare questa struttura perché offre un’ampia gamma di servizi alla comunità vittoriese, soprattutto nei confronti di persone disabili e svantaggiate, dando la possibilità ai primi di sentirsi parte della comunità interagendo anche attivamente alle diverse attività, ai secondi di avere un’occupazione.