Abstract:
Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il processo di dismissione delle partecipazioni detenute dalla holding IRI nella Società Autostrade, focalizzando l’attenzione sugli elementi critici delle modalità con cui ha avuto luogo la privatizzazione di un settore in cui è storicamente instaurato un regime di monopolio naturale. Considerata la presenza predominante di costi fissi e di infrastrutture di rete, tradizionalmente si identificava nella proprietà pubblica lo strumento più adeguato per realizzare gli investimenti necessari all’estensione delle reti senza comprometterne l’accesso agli utenti con politiche di prezzo orientate marcatamente al profitto. Alla luce dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, viene analizzato il nuovo assetto della Società e gli effetti della privatizzazione, attraverso un utilizzo critico delle fonti. Dopo aver percorso la storia di Autostrade ed il relativo processo di privatizzazione, vengono analizzati i problemi emersi nel corso degli ultimi venti anni. Si può affermare che la vicenda di Autostrade offra un caso di studio significativo per la comprensione del problematico passaggio dalla proprietà pubblica a quella privata in un settore caratterizzato da un’infrastruttura di rete che esclude la presenza di concorrenti, dando luogo ad opinioni e critiche molto distanti sull’effettiva utilità pubblica e sui rischi delle privatizzazioni.