Abstract:
Nonostante i progressi degli ultimi anni, molto poco è noto riguardo l'organizzazione sociale di Padova pre-romana. La raccolta del materiale di carattere militare relativo alla città in un'indagine coesa consente di effettuare delle considerazioni che arricchiscano, almeno di poco, le nostre conoscenze sull'argomento. Tali considerazioni prendono piede dall'analisi dei vari dati in possesso degli studiosi: evidenze letterarie (a partire dalle testimonianze di Livio, Polibio, Strabone e Silio Italico); evidenze archeologiche (dalle armi rinvenute in corredi funebri e contesti santuariali alla piccola bronzistica votiva e alle stele patavine); evidenze epigrafiche (attestazioni iscritte del termine 'ekupetaris' in associazione a materiale di carattere militare e di soldati veneti in differenti stadi di romanizzazione). Il confronto delle fonti permette di individuare un preciso profilo del soldato veneto tra IV e I secolo a.C. che imposta la propria panoplia sulle innovazioni apportate prima dalla civiltà di La Tène e poi da Roma. I dati sembrano confermare come al gruppo dei 'Signori dei cavalli' patavini corrispondesse un ceto di cavalieri militarmente rilevanti. Tale caratteristica, unitamente ad una struttura militare complessa, ad un alto potenziale umano e ad una padronanza del territorio, concessero a Padova di emergere tra i centri veneti e di costituire uno degli elementi chiave che garantirono l'autonomia politica del Venetorum angulus fino al foedus con Roma.