Abstract:
Il presente elaborato propone un’analisi dettagliata dell’istituto dello scioglimento sanzionatorio del Consiglio regionale, la cui disciplina assume notevole rilevanza poiché va ad incidere sull’organo che rappresenta la diretta volontà del corpo elettorale. Peraltro appare centrale nel definire la posizione che l’ente Regione va ad assumere all’interno dell’ordinamento. A questo scopo, partendo da ciò che era stato deciso dai Costituenti, si analizza come la riforma del Titolo V della Costituzione ha modificato tale istituto, rendendolo uno strumento eccezionale e residuale nell’obiettivo di rilancio dell’autonomia regionale. Si propone poi un approfondimento sulle cause di scioglimento, considerato quanto detto dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 219 del 2013, nella quale, per la prima volta, viene data un’interpretazione approfondita dell’art. 126 della Costituzione. Infine vengono esaminati gli elementi procedurali e le modalità attraverso cui l’atto di scioglimento produce i sui effetti. L’obiettivo di questo elaborato è dimostrare che l’istituto dello scioglimento sanzionatorio rappresenta l’extrema ratio a chiusura del sistema per far fronte ad eventuali comportamenti contra legem del Consiglio regionale.