Abstract:
Il tema centrale della mia tesi è l’antieconomicità negli accertamenti tributari. L’obiettivo è far capire cosa si intenda per antieconomicità e se sia possibile definirne i confini.
Nel primo capitolo, dopo aver spiegato il significato di economicità nell’attività d’impresa, mi concentro sul concetto di antieconomicità, su come è nato, sulla difficoltà nella sua definizione e su come viene inteso dall’amministrazione finanziaria e dalla Corte di cassazione. Continuo parlando della sindacabilità delle scelte imprenditoriali, analizzando il rapporto che intercorre tra antieconomicità e libertà di iniziativa economica. Infine, spiego come l’antieconomicità costituisca “solo” un indizio per scovare illeciti tributari.
Nei due capitoli successivi, analizzo quelli che sono considerati i due principali casi in cui si può avere antieconomicità: quando le componenti negative di reddito sono troppo alte o quando quelle positive sono troppo basse.
In particolare, nel secondo capitolo, mi concentro sul primo caso, esponendo la regola dell’inerenza, del suo rapporto con il programma d’impresa e della distinzione tra inerenza qualitativa e quantitativa. Nel terzo capitolo, parlo dell’antieconomicità come presupposto dell’occultamento di corrispettivi, chiedendomi se possa costituire solo un indizio o una vera e propria presunzione ed esponendo su chi ricade l’onere della prova in caso di antieconomicità. Infine spiego se possa essere considerata una fattispecie evasiva o elusiva e analizzo alcuni casi reali.