Abstract:
Il lavoro compiuto si configura come un’analisi storico-artistica degli artisti italiani che negli anni tra il 1903 ed il 1912 esposero nelle sale del Salon d’Automne a Parigi.
La ricerca ha preso le mosse dallo studio della situazione politica ed economica dell’Italia di fine Ottocento per spiegare i movimenti migratori che spinsero molti compatrioti a stabilirsi Oltralpe entrando in contatto con la realtà sociale parigina e diventandone parte integrante.
Un primo grande evento grazie al quale i nostri artisti si interfacciarono all’arte europea di inizio secolo fu la grandiosa Esposizione Universale del 1900 durante la quale ottennero premi e riconoscimenti in virtù della presentazione di opere dal grande valore non solo tematico ma estetico, che rispondevano ai linguaggi nuovi che l’Europa richiedeva.
Sulla base di questa breve introduzione il lavoro si è poi concentrato sullo studio anno per anno del Salon per cercare di spiegare i rapporti che sono intercorsi tra i nostri artisti e i linguaggi avanguardistici ivi promossi, attraverso anche un’analisi critica dei singoli autori. La ricerca ha preso le mosse dall’analisi dei cataloghi generali del Salon e dalla lettura di articoli di stampa dell’epoca che permettessero di acquisire un contesto sociale e artistico più ampio nel quale inserire e giustificare la presenza dei nostri artisti e gli apporti che essi hanno fornito all’arte di inizio secolo a Parigi.