Abstract:
Partendo da una definizione delle funzioni del servizio sanitario nazionale e passando in rapida analisi una serie di interessanti modelli teorici, si andranno a delineare poi le linee di un confronto tra impostazioni diverse nel ramo sanitario, provenienti da luoghi geograficamente molto distanti, che comunque accompagneranno il percorso espositivo per porre opportuni confronti quando risulterà interessante.
Vi sarà poi una contestualizzazione legislativa del modello dei costi standard nel contesto del pre- federalismo e dell’attuale processo di federalismo. Particolare attenzione sarà riservata ad una legge fondamentale risalente al ’78, la quale stabilisce i principi di universalità dell’accesso ai servizi sanitari e del finanziamento pubblico degli stessi. I problemi al riguardo sono legati alla qualità della prestazione e all’inefficienza, all’allocazione delle competenze: quelle decisionali e di finanziamento al governo centrale e quelle operative di spesa a livello regionale e di USL. Verranno poi analizzate molte norme tra cui in maniera specifica il decreto n. 78 del 2010 e la legge finanziaria 191/2009, per il 2010.
A questo punto si svolgerà un’analisi sul controllo della spesa sanitaria, argomento che ormai da anni risulta impellente e a cui si cerca una soluzione efficace e duratura, e sulla questione dei piani di rientro.
Trattando del federalismo per quanto ci compete, si darà uno sguardo al sistema allocativo; alla questione dei DRG; alle fonti delle risorse per il finanziamento del servizio sanitario, per poi entrare nel merito di qualche dato esemplificativo sulle risorse e le spese registrate negli ultimi anni.
Si affronteranno i problemi di assicurare efficienza ed equità, specificando che cosa si intende con questi termini e cosa con “appropriatezza”, ed analizzando di cosa si tratta quando si fa riferimento a termini come “LEA”, che sono sempre più spesso all’ordine del giorno quando si tratta di sanità, insieme ad indicatori sintetici sulla salute, al PIL ed alla spesa sanitaria pubblica.
Non si può poi trattare di costi standard senza darne una definizione teorica, assieme a quella di fabbisogno, e analizzare gli approcci possibili per il calcolo di detti costi e senza fare specifico riferimento alle cosiddette Regioni di riferimento, che sono definite appunto per determinarli, e a tutte le problematiche inerenti la loro scelta.
Proseguendo la trattazione si giungerà alle modalità vere e proprie di calcolo dei costi standard, del processo di convergenza verso le nuove disposizioni, andando ad analizzare poi il computo dei costi standard e sia il procedimento matematico sia in via teorica delle variabili che influenzano la partizione delle risorse e il ruolo innovativo o meno del metodo dei costi standard per la sanità. Si tratteranno specialmente i numerosi dubbi che il metodo ha fatto sollevare da parte di vari studiosi in materia e successivamente le analisi di percorsi alternativi rispetto al tanto discusso metodo attuale. Si considereranno i contributi di diversi studiosi sia in termini di metodi per il calcolo delle tariffe, sia più nello specifico di algoritmi e sistemi di pesature per il partizionamento delle risorse, sia in merito a quali fattori sia importante considerare rispetto a quelli attuali del metodo dei costi standard.
Si procederà poi ad un confronto tra le diverse realtà italiane, che metterà in luce le differenze ancora nitide tra nord e sud del Paese, anche con le parole di vari personaggi pubblici appartenenti alle varie realtà regionali, e si darà rilievo pratico ai problemi di disavanzo definiti in via teorica nel corso dei capitoli precedenti.
La trattazione sarà poi conclusa con delle riflessioni finali sulla complessità delle vicende sanitarie e sul possibile futuro della sanità italiana nel contesto delle stime demografiche e socio-economiche del nostro Paese fatte dalle maggiori aziende che di questo si occupano.