dc.contributor.advisor |
Re, Valentina Carla |
it_IT |
dc.contributor.author |
Perdon, Stefania <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-06-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-01-30T14:11:42Z |
|
dc.date.issued |
2015-06-30 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/6800 |
|
dc.description.abstract |
Nel panorama della recente serialità televisiva, la serie Firefly rappresenta un caso senza precedenti: cancellata dall'emittente televisivo Fox dopo soli undici episodi, è diventata un fenomeno di culto tra gli appassionati che, mobilitandosi, hanno contribuito alla nascita di un sequel sul grande schermo e sono riusciti così a ottenere una degna “conclusione” per lo show.
Partendo da uno sguardo sul panorama fantascientifico televisivo, il prodotto Firefly si colloca a metà, nella sua natura ibrida che unisce, in modo originale, un'ambientazione futuristica e spaziale a scene degne di un buon western. Apparentemente low concept, Firefly rappresenta una narrazione ricca di metafore e simbolismi che fanno appello ai sentimenti primari di fedeltà, speranza, e senso di emarginazione, incanalando l'affetto degli spettatori che, divenuti fan accaniti, si sono immedesimati nei personaggi e nei valori della storia, fino a creare un peculiare fenomeno di fandom e facendo della loro stessa esistenza un attivismo che non distingue il confine con la vita reale. Questa fedeltà, e la voglia di vedere il loro testo preferito, ha portato il prodotto Firefly/Serenity a rivivere e continuare su una molteplicità di supporti mediali. Si osserverà, infine, il pensiero del creatore Joss Whedon, le possibili influenze che hanno portato all'ideazione di questo testo per indagare le ragioni del suo successo e la risonanza che a distanza di anni mantiene nel panorama della fantascienza. |
it_IT |
dc.language.iso |
|
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Stefania Perdon, 2015 |
it_IT |
dc.title |
Analisi della serie televisiva Firefly tra fandom e narrazione transmediale |
it_IT |
dc.title.alternative |
|
it_IT |
dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
it_IT |
dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
it_IT |
dc.description.academicyear |
2014/2015, sessione estiva |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
823801 |
it_IT |
dc.subject.miur |
|
it_IT |
dc.description.note |
|
it_IT |
dc.degree.discipline |
|
it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
|
it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
|
dc.provenance.upload |
Stefania Perdon (823801@stud.unive.it), 2015-06-17 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Valentina Carla Re (valentina.re@unive.it), 2015-06-29 |
it_IT |