La fotografia tra realtà e finzione (Il caso del fotogiornalismo)

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dc.contributor.advisor Zipoli, Riccardo it_IT
dc.contributor.author Squarzanti, Claudia <1987> it_IT
dc.date.accessioned 2015-06-15 it_IT
dc.date.accessioned 2016-01-30T14:07:02Z
dc.date.issued 2015-06-30 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/6751
dc.description.abstract Questo lavoro nasce dalla volontà di analizzare la fotografia e il suo rapporto tra la realtà e la finzione. In particolare, inizierò affrontando gli studi sulla semiologia della fotografia; dopo una breve premessa su Peirce in particolare, sulla tripartizione del segno, attribuirò un grande rilievo alla figura di Roland Barthes, da cui partiranno una serie di riflessioni collegate ad altri teorici come: Philippe Dubois dove la fotografia verrà considerata come una sorta di traccia, attribuendole quindi una funzione indicale e di conseguenza corrispondente con il reale. Dopo Barthes e Dubois, tratterò Henri- Marie Schaeffer il quale, riprendendo la terminologia adottata da Peirce, considererà la fotografia non solo come indice ma anche come icona. Infine lo scrittore, giornalista e fotografo Michele Smargiassi verrà posto come conclusione del dibattito semiologico, per aprire un'ulteriore questione, ad essa collegata, ovvero quella relativa all'uso delle didascalie, argomento che affronterò nell'ultimo capitolo. Tra tutti i generi fotografici, analizzerò in particolare il caso del fotogiornalismo il quale, viene considerato come quello con la maggiore corrispondenza con il reale. Dopo un inquadramento storico delle principali fasi che caratterizzarono tale genere fotografico, analizzerò i primi casi di manipolazione fotografica nella storia, per poi passare alla tecnica del fotomontaggio e i "falsi fotografici" i quali, verranno distinti, in base alle didascalie associate all'immagine. Prenderò poi in considerazione alcune immagini, per dimostrare come le fotografie possano essere considerate, sotto certi aspetti, veritiere ma contemporaneamente false, a livello di significato il quale, gli verrà conferito tramite l'uso delle didascalie. Sarà proprio su questo rapporto tra fotografia e didascalia che dedicherò l'ultimo capitolo. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Claudia Squarzanti, 2015 it_IT
dc.title La fotografia tra realtà e finzione (Il caso del fotogiornalismo) it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2014/2015, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 845533 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Claudia Squarzanti (845533@stud.unive.it), 2015-06-15 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Riccardo Zipoli (zipoli@unive.it), 2015-06-29 it_IT


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