La collaborazione fra Autorità all'interno del nuovo Meccanismo Unico di Vigilanza

Abstract

Il Regolamento 1024/2013/UE, istitutivo del Single Supervisory Mechanism (SSM), rappresenta l’ultimo tentativo messo in atto dal legislatore comunitario per far fronte alle inefficienze di supervisione che si sono andate a delineare durante la recente crisi finanziaria. Attraverso l’attribuzione di specifici poteri in materia di vigilanza bancaria alla BCE sembra infatti possibile, per il legislatore comunitario, assicurare un omogeneo livello si supervisione degli enti creditizi operanti all’interno dell’Eurozona. Alla luce di questo, il presente lavoro si preoccuperà di analizzare le modalità attraverso le quali il SSM si organizza e in particolare porrà la sua attenzione alle forme di collaborazione che il Meccanismo prevede per il suo funzionamento. Relativamente a quest’ultimo punto, oltre ad essere esaminati i rapporti che si sono andati ad instaurare fra BCE e Autorità nazionali competenti, sarà nostro interesse andare ad illustrare il contributo che l’Autorità bancaria europea (EBA) fornisce al fine di instaurare una cultura di vigilanza europea.