Abstract:
Abstract
L’oggetto che questa tesi si propone di indagare è la storia dell’asilo in Italia. Negli ultimi decenni l’Italia ha subito una profonda trasformazione sociale: da paese tradizionalmente di emigrazione la società italiana è divenuta meta di immigrazione sia economica che di richiedenti asilo e rifugiati che, a partire dagli anni novanta, si sono riversati sulle sue coste alla ricerca di protezione. Inoltre la stessa società italiana si rapporta in maniera controversa all’accoglienza e all’integrazione della questione immigratoria tout court e dei rifugiati.
Nella prima parte si intende quindi ripercorrere la storia dell'asilo, dalle sue origini a oggi. Dopo un veloce excursus dall'antichità all'età moderna si intende approfondire l'evoluzione giuridica avvenuta nel secolo scorso a livello internazionale, europeo e nazionale – Italia – facendo attenzione a non trascurare la prospettiva storica che questa tesi si propone. Inoltre, in questo capitolo introduttivo si cercherà di fare chiarezza sulla figura del rifugiato rispetto alle altre tipologie di migranti.
Nella seconda parte invece ci si concentrerà sulle principali ondate di profughi, rifugiati e di richiedenti asilo che hanno interessato l'Italia dall'inizio degli anni novanta ad oggi. Nell’affrontare questi eventi, si vuole tenere conto delle cause e degli eventi storico-politici sottesi a tali ondate, enfatizzando la prospettiva italiana le relazioni instaurate con i paesi di origine, così come le reazioni dei governi e della società a fronte di tali eventi.
Infine, nella terza e ultima parte la tesi si focalizzerà sulle relazioni tra l'Italia e la Libia in materia di immigrazioni illegale sviluppate nell’ultimo decennio. Nel 2008 durante il governo Berlusconi l’Italia ha ratificato un accordo con la Libia con lo scopo di pattugliare le coste e contrastare i flussi migratori provenienti dal Nord Africa via mare. In quest’ultimo capitolo si vuole evidenziare le criticità di questo patto e le controversie con l’Unione Europea.
Concludendo si evidenzieranno le ulteriori criticità presenti nel sistema di accoglienza italiano e la necessità di una politica organica e non emergenziale, basata sul diritto e non sulla violazione di questo. Una politica che educhi la società italiana all’apertura e alla relazione invece che strumentalizzare la paura.