Dislessia evolutiva e apprendimento del latino

Abstract

Il presente lavoro si propone di riflettere sulla didattica del latino a studenti con dislessia evolutiva. In particolare, prendendo le mosse dai principali metodi mediante i quali viene insegnato il latino oggi in Italia, ci concentreremo sul metodo induttivo contestuale (metodo natura o Ørberg): ne analizzeremo le implicazioni pratiche, a partire dalle indicazioni contenute nei manuali di riferimento, indagando pregi e difetti del metodo, per poi prendere in esame l’impianto teorico, interpretandolo alla luce delle teorie di Krashen. Proseguiremo poi adottando la prospettiva della scuola veneziana di glottodidattica, da cui muoveremo per accostarci ai ‘bisogni linguistici specifici’, ambito d’interesse della ‘glottodidattica speciale’ e in particolar modo alla dislessia; di quest’ultima si illustreranno i vari modelli intrepretativi che, a seconda delle diverse ipotesi sulle cause del problema, ne spiegano ognuna alcuni aspetti. Proponendo una visione integrata di queste ipotesi, faremo nostra una proposta di definizione della dislessia interna alla glottodidattica. Considerando le barriere dell’allievo dislessico nell’apprendimento di una lingua, proporremo il paradigma dell’‘accessibilità glottodidattica’. Ci focalizzeremo dunque sull’apprendimento del lessico ai fini della comprensione del testo; analizzeremo il grado di accessibilità del metodo induttivo contestuale a livello lessicale, proponendo possibili adattamenti.