Abstract:
Questo lavoro di tesi si propone di ripercorrere l'evoluzione e i cambiamenti subiti dal concetto di sviluppo nel corso del tempo, per arrivare a chiarire l'attuale valenza di questo termine e quale ruolo esso rivesta nelle politiche socioeconomiche.
In una prima parte del lavoro, adottando una prospettiva storica, verranno ricostruite le trasformazioni subite dal concetto a partire dal secondo dopo guerra, epoca in cui lo studio dello sviluppo si impose come disciplina indipendente. Inizialmente sviluppo e crescita economica erano considerati, erroneamente, sinonimi. Attualmente, invece, si tende a fare una distinzione: alla nozione di sviluppo si riconosce un'accezione qualitativa e non puramente quantitativa, ammettendo che la crescita economica costituisce uno degli elementi che contribuiscono allo sviluppo di una nazione, ma non ne rappresenta una condizione necessaria e/o sufficiente.
In secondo luogo, verranno presentate alcune visioni in contrasto rispetto alle principali teorie che sono riuscite a imporsi e a influenzare le politiche internazionali. L'insorgere di periodi di crisi assieme ai risultati deludenti ottenuti dall'applicazione delle teorie classiche hanno dimostrato le debolezze e limiti di alcuni approcci allo sviluppo, rivendicando la necessità di prestare maggiore attenzione all'individuo e di ripensare a uno sviluppo con ritmi più sostenibili e rispettosi dell'ambiente.
L'ultima parte dell'elaborato tratterà la relazione esistente tra sviluppo e disuguaglianza sociale. Infatti le disuguaglianze presenti all'interno di una società possono impedire il processo di sviluppo in diversi ambiti: giustizia sociale, stabilità politica e crescita economica. Al fine di trasporre su un piano pratico queste considerazioni di carattere teorico, si è scelto di prendere in analisi due casi di studio: la Federazione Russa e il Brasile. Queste due economie emergenti hanno intrapreso processi di sviluppo differenti, pertanto ci si propone di considerare come, in un arco di tempo definito, queste due nazioni abbiano fatto fronte alle problematiche relative alla disuguaglianza sociale, quali siano state le politiche messe in atto e quali siano stati gli esiti e i risultati raggiunti.
In conclusione, la revisione della parte teorica unita ai due casi di studio dimostrerà che lo sviluppo è un processo che si basa su un fragile equilibrio. Alla componente economica e a quella sociale deve essere attribuita la stessa importanza affinché lo sviluppo possa provare a eliminare le disuguaglianza presenti all'interno di una società.