Abstract:
La tesi consiste in un’analisi del sistema di accoglienza italiano per i rifugiati e i richiedenti asilo, focalizzandosi sull’accoglienza di genere. Nell’immaginario comune il rifugiato è una figura prettamente di sesso maschile, invece le statistiche delineano un quadro differente: donne e bambini infatti costituiscono la maggioranza, ma solo una minima di parte di loro affronta il lungo e difficoltoso viaggio verso l’Europa, rifugiandosi nei paesi limitrofi. L’elaborato prevede un primo excursus storico normativo sul diritto di asilo, l’analisi delle fonti provenienti dal diritto internazionale ed europeo ed il loro recepimento nel contesto italiano. Praticamente inesistente fino ad una ventina di anni fa, è solo con la L.189/02 che si assiste ad una strutturazione organica del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - SPRAR. La risposta dei bisogni e i servizi garantiti all’interno dello SPRAR rimandano a una forma di accoglienza integrata, superiore agli standard richiesti dalle direttive UE, in cui il beneficiario ricopre un ruolo attivo nel suo percorso di riconquista della propria autonomia e di integrazione socioeconomica sul territorio. Negli ultimi anni si è registrato un aumento degli arrivi femminili e ciò dovrebbe comportare un’accoglienza adattata alle specificità di genere. La tesi vuole presentarsi come un’analisi dell’accoglienza di genere, delle difficoltà incontrate e delle risorse presenti sul territorio italiano, in particolare nella regione Emilia Romagna.