Abstract:
Il presente lavoro cerca di sottolineare come il conflitto di interessi sia connaturato nell’agire imprenditoriale degli intermediari finanziari e come gli investitori, non disponendo di una conoscenza adeguata, spesso sono meno tutelati.
L’analisi della tematica viene introdotta da uno studio sull’evoluzione legislativa che prende avvio dalla legge bancaria del ’39, seguitando ad esaminare le principali modifiche intervenute a livello nazionale per il recepimento della Direttiva Mifid, 2004/39/CE, in merito alla regolamentazione dei mercati finanziari. In questo excursus di norme si evince una, sempre, maggiore consapevolezza del legislatore sull’impossibilità di eliminare in radice il conflitto stesso, adottando, di conseguenza, un approccio teso a governare il verificarsi di ipotesi conflittuali. Si osserva come, in Italia, il recepimento di tale Direttiva è destinata a mutare sensibilmente i rapporti tra intermediari e investitori. Dopo aver fornito una panoramica sulle varie fattispecie di conflitto di interessi, relativamente alle attività ed ai servizi d’investimento svolti dai soggetti abilitati, si prosegue con l’analisi delle misure volte a gestire le situazioni conflittuali. Si tratta di politiche e regole di comportamento finalizzati all’innalzamento del livello di tutela del cliente. A completamento dello studio, si evidenziano infine una serie di rimedi contro i comportamenti viziati degli intermediari finanziari, prevedendo, dapprima, la nullità dei contratti posti in essere, per terminare infine con l’ipotesi di risarcimento dei danni.