Abstract:
La conservazione dei beni culturali è garantita da un insieme di attività il cui grado di invasività può variare non solo in base allo stato del bene in questione ma anche a seconda dei principi e delle linee guida seguite dal Paese che custodisce tale bene. Ogni Nazione ha una propria legislazione in materia di “beni culturali” e propri esperti che se ne occupano. Tutto ciò comporta impostazioni molto diverse a partire dalle definizioni che si attribuiscono agli oggetti sottoposti a tutela da parte dello specifico Paese e ad ogni fase della loro gestione (prevenzione, manutenzione, restauro…).
Uno dei temi più discussi e che tuttora è ben lontano dal raggiungimento di una definizione univoca o anche solo da un compromesso condiviso, è quello degli interventi di “deacidificazione di massa preventiva” dei supporti cartacei. L’elaborato procede proprio dalle riflessioni teoriche e metodologiche sulla deacidificazione estesa in via preventiva a grandi numeri di beni librari e si avvale di un sondaggio realizzato presso le più prestigiose biblioteche del mondo allo scopo di verificare quali tecniche di deacidificazione di massa vengano utilizzate e comparare le diverse esperienze.