Abstract:
L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare se il rating delle agenzie possa essere considerato uno strumento credibile e,se il mercato ripone fiducia nei loro giudizi. Al fine di comprendere al meglio l’ambito di applicazione si inserisce un primo capitolo per descriverne il contesto di riferimento e alcuni elementi chiave riguardanti il rischio di credito, ossia il rischio di cui le agenzie si occupano. Gli investitori necessitano di uno strumento adeguato che sia in grado di certificare l’informazione e di valutare la qualità del credito stesso. Sono queste, infatti, le motivazioni che portano alla nascita delle agenzie.
In seguito l’analisi viene realizzata in relazione a due aspetti: il primo parte dal presupposto che, poiché il mercato ci creda, è necessario che tali agenzie svolgano in modo efficiente il proprio ruolo. Si verifica l’accuratezza dei loro giudizi e delle loro performance attraverso lo studio delle probabilità di default e delle matrici di transazione, grazie ai report annuali forniti dalle Agenzie stesse e dalle tabelle de “Il sole 24 ore”. Attraverso quest’ultime si esamina la relazione esistente tra l’emissione di obbligazioni e l’opinione delle agenzie su tali titoli. L’evidenza mostra come tale correlazione esista, testimoniando l’importanza del rating nel certificare un investimento nel mercato public. La seconda parte dell’elaborato è volta a dimostrare quanto i giudizi di rating si riflettano nei prezzi nel mercato finanziario e quanto l’andamento del ciclo economico condizioni i “voti” delle società. Lo studio della dinamica dello spread per classi di rating nel tempo, del cambiamento del premio per il rischio e dell’influenza delle migrazioni nel prezzo dei titoli, conferma infatti quanto queste variabili siano tra loro correlate e si condizionino a vicenda. I risultati dell’analisi portano alla conclusione che le agenzie di rating sono ancora uno strumento estremamente importante e di grande aiuto nelle valutazioni. E’ necessario però astrarre dal pensiero comune circa la garanzia assoluta della qualità del credito e considerare i loro giudizi come opinioni in merito al profilo di rischio;rischio che, seppur in diverse misure, è presente sia per i titoli classificati come speculative grade quanto per quelli investment grade.