dc.contributor.advisor |
Gardenal, Gloria |
it_IT |
dc.contributor.author |
Striuli, Veronica <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-02-09 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-07-04T14:50:21Z |
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dc.date.issued |
2015-02-25 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/6290 |
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dc.description.abstract |
Con il termine private equity si fa generalmente riferimento all’attività di investimento, in un’ottica temporale di medio-lungo termine, da parte di investitori privati nel capitale di rischio di società non quotate e con elevato potenziale di sviluppo. La partecipazione è solitamente finalizzata, attraverso l’apporto di capitale finanziario e di know how manageriale e tecnico, allo sviluppo dell’impresa, all’aumento del suo valore e alla possibilità di realizzare un elevato capital gain al momento del disinvestimento. L’attività di investimento nel capitale di rischio assume un ruolo particolarmente rilevante nell’attuale contesto economico, sia per fornire strumenti di supporto alle imprese nei momenti di crisi, sia per garantire l’opportunità di sviluppo in chiave prospettica. In particolare, la possibilità di reperire capitale “paziente” è assai importante per il tessuto industriale nazionale, da sempre caratterizzato da imprese di piccola e media dimensione che devono affrontare e risolvere i tipici problemi di accesso al credito, di sottocapitalizzazione, di internazionalizzazione e di ricambio generazionale. Proprio per questi motivi, l’elaborato, dopo aver dato un inquadramento teorico all’attività di private equity e venture capital, attraverso la definizione delle varie tipologie di investimento, dei principali operatori del mercato e delle fasi dell’attività di investimento nel capitale di rischio, analizza l’evoluzione del settore in ambito europeo e a livello nazionale. Nella seconda parte della tesi si analizza, invece, il processo di creazione del valore e l’impatto del private equity per l’impresa target. Numerosi sono, infatti, gli studi e le ricerche che hanno analizzato l’impatto economico di tali operazioni sulle singole società partecipate, dimostrando come tale strumento sia in grado di accelerare e favorire la crescita sia quantitativa che qualitativa della società target. Infine, nell’ultimo capitolo viene esaminato un caso aziendale di un’operazione di expansion capital. Si descrive l’operazione ed i risvolti che essa ha avuto per poi passare ad un’analisi economico-finanziaria per capire l’impatto e le conseguenze di tale operazione dal punto di vista finanziario. |
it_IT |
dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Veronica Striuli, 2015 |
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dc.title |
Il private equity in Italia. Analisi di un caso aziendale |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
821036 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Veronica Striuli (821036@stud.unive.it), 2015-02-09 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Gloria Gardenal (ggardenal@unive.it), 2015-02-16 |
it_IT |