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In questa tesi intendo affrontare il tema del nazionalismo nel Giappone contemporaneo e della sua influenza nella costruzione e/o rigenerazione di un’identità nazionale in periodi di crisi.
Inizierò trattando il nihonjinron (teorie sui giapponesi), un argomento sul quale sono stati pubblicati molti testi a partire dal dopoguerra, che negli anni Settanta e Ottanta hanno raggiunto il picco massimo. I testi sul nihonjinron intendono spiegare la rapida ripresa economica e l’enorme successo conseguito negli anni Cinquanta e Sessanta, attraverso un’unicità espressa in termini culturali, spesso facendo confronti con le culture “non-giapponesi”, riferendosi principalmente all’Europa e Stati Uniti.
Le pubblicazioni considerate come nihonjinron hanno ricevuto molte critiche: Sugimoto Yoshio e Ross Mouer (1986) ne sottolineano l’ampio affidamento ad esempi di esperienze personali ed episodi quotidiani per giustificare alcune teorie sociali; mentre Peter Dale (1986) lo considera ‘un’espressione commerciale di un moderno nazionalismo’ e fa un ampio esame critico in ottica storica sulle caratteristiche uniche della cultura giapponese, così come descritta dal nihonjinron.
In particolare Kosaku Yoshino (1992) definisce il nihonjinron come una forma di nazionalismo culturale, il cui scopo è quello di rigenerare la comunità nazionale creando, preservando o rafforzando l’identità culturale delle persone quando essa sembra mancare, essere inadeguata o minacciata.
Tuttavia, negli anni Novanta il Giappone ha sperimentato la crisi economica dovuta allo scoppio della bolla speculativa, e la successiva recessione che ha portato pessimismo e sfiducia nell’unico paese non euro-americano che era riuscito a diventare una potenza economica mondiale. Inoltre alcuni eventi, come il terremoto di Kōbe e l’attentato alla metropolitana di Tōkyō da parte della setta religiosa Aum Shinrikyō, hanno contribuito ad accrescere la preoccupazione tra la popolazione e la perdita di fiducia verso il governo e le autorità.
Come sono cambiati di conseguenza i discorsi sull’unicità dei giapponesi in epoca postmoderna? In che modo le idee nazionaliste tentano di ricostruire l’identità nazionale nei periodi dove essa è più debole?
Svilupperò la mia tesi in quattro capitoli: nel primo esaminerò il nihonjinron e il contesto storico in cui si è sviluppato, le teorie a sostegno di esso e quelle che lo smentiscono, affrontando il periodo compreso tra il dopoguerra e gli anni Novanta. Nel secondo capitolo tratterò i cambiamenti che la recessione degli anni Novanta ha portato alla società giapponese, come il riconoscimento di essere kakusa shakai, una società ineguale, e del fenomeno del Cool Japan, e di come esso sia diventato uno strumento del governo per promuovere la cultura giapponese e un’immagine positiva del paese all’estero. Nel terzo capitolo analizzerò l’ultimo triennio del XXI secolo, dal 2011 al 2014, concentrandomi sulla triplice tragedia del Tohoku, evento che ha sconvolto e cambiato la società giapponese, le ripercussioni che esso ha portato a partire dall’11 Marzo 2011, e le politiche che il governo giapponese ha attuato e intende attuare per la ripresa del paese. Infine nel quarto capitolo introdurrò l’evento che si terrà a Tokyo nel 2020, le Olimpiadi, e di come questo abbia un influenza, attraverso la promozione pubblicitaria, nel sostenere una positiva immagine del Giappone nel paese e nel contesto internazionale. |
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