Abstract:
L’elaborato presentato si propone di prendere in esame un manoscritto poco conosciuto, la Storia do Mogor di Niccolò Manucci, che narra le vicissitudini dell’autore, un viaggiatore veneziano vissuto tra il XVI e il XVII secolo, che si recò in India e qui rimase fino alla morte.
L’analisi si snoda seguendo quattro percorsi paralleli. La prima parte si concentra sul manoscritto, la sua origine, la sua struttura e include una biografia dell’autore.
La seconda parte ripercorre cronologicamente la storia dei rapporti tra l’Italia (e l’Europa) e l’India: muovendo dall’opera di evangelizzazione da parte dei missionari, ai nuovi scambi commerciali lungo le rotte oceaniche e infine anche attraverso gli occhi dei viaggiatori ansiosi di conoscere e scoprire le bellezze e il fascino esotico del Subcontinente.
La terza parte si concentra sulla storia della grande dinastia indiana dei Moghul (1526-1707), alla cui corte sono legate molte fortune e sfortune del Manucci : dalle origini del fondatore Babur (1483-1530), alla morte dell’ultimo dei grandi imperatori Moghul, Aurangzeb (1618-1707), l’analisi si concentra in particolare sulla costruzione di identità promossa dagli imperatori anche e soprattutto attraverso il patrocinio artistico.
L’ultima parte e cuore del lavoro propone un’analisi critica e originale di alcune miniature presenti nel manoscritto di Niccolò Manucci, uno studio dei tratti comuni alla produzione miniaturistica Moghul intende dimostrare come il Manucci, anche grazie ai suoi rapporti con la corte, abbia interpretato e assimilato lo stile imperiale Moghul.