Abstract:
Le recenti crisi finanziarie hanno riaperto in dottrina accesi dibattiti sul tema della corporate governance e sulla necessità di introdurre regole più pervasive per scongiurare abusi ed irregolarità. Tra gli argomenti al centro di discussioni e di riforme si trovano anche i temi del risk management e del controllo interno, che oggigiorno rivestono una ruolo cruciale per garantire una buona amministrazione. I controlli interni (o endosocietari) sono formati da una serie di attività di verifica che competono ad appositi organi sociali (organo amministrativo ed organo di controllo) e a specifiche funzioni aziendali appartenenti all’organizzazione d’impresa (funzione di internal audit, di compliance e di risk management) ; la loro complessità procedurale risulta graduata in base alle caratteristiche dimensionali ed operative dell’impresa. Il miglioramento delle regole e dei controlli può rappresentare sicuramente un punto di forza per governare con successo le crisi d’impresa e per rafforzare la fiducia dei mercati, tuttavia occorre sempre equilibrare la necessità di prevenzione e controllo con il rischio di imporre alle imprese vincoli eccessivi ed inefficienti . Difatti, alla sempre più diffusa esigenza di prevenire le irregolarità e le false informazioni attraverso un irrobustimento dei controlli interni, si contrappone l’opinione di quanti ritengono che regole eccessivamente severe rischino di incidere negativamente sull’efficienza delle imprese e risultino comunque inidonee ad impedire anomalie e comportamenti elusivi. Con questa tesi ci si propone di spiegare la struttura dei controlli interni e di individuarne la loro specificità operativa; particolare attenzione verrà dedicata al tema dei controlli nelle imprese d'assicurazione. Tema che, viste le recenti modifiche del Regolamento IVASS n. 20/2008, rappresenta un argomento di attualità, nonchè un ottimo spunto di riflessione su alcuni aspetti di inefficienza operativa.