Abstract:
La tesi tratta di una questione attuale quale le concessioni balneari e la gestione dei beni demaniali. In questi ultimi anni si è discusso spesso della possibilità di vendere i beni del demanio ai privati in quanto soggetti capaci a valorizzarli. In questo caso specifico viene posta l’attenzione sul demanio marittimo, a cui l’Italia deve parte del suo successo come destinazione turistica. La questione che viene posta in questa sede è la seguente: dare agli imprenditori il diritto di utilizzare i beni del demanio in modo privilegiato a fronte del pagamento di un prezzo e con le modalità attualmente previste dal regime concessorio è il modo migliore per garantire la valorizzazione del bene e di conseguenza un beneficio per la collettività? La situazione è tuttora incerta; le concessioni sembrerebbero garantire più che il pubblico utilizzo, il profitto privato a lungo termine e il rischio dell’erosione della risorsa. Analizzando la situazione italiana di per sé e confrontandola con la gestione delle spiagge all’estero proveremo a capire se esiste un modo migliore per massimizzare il benessere sociale attraverso la fruizione del demanio marittimo. Questo lavoro dovrebbe rappresentare un primo passo verso uno studio che potrebbe essere approfondito sia in ambito legislativo che economico al fine di ottenere dei veri e propri dati numerici per ogni località italiana analizzata. L’attenzione in questo caso viene posta sulle spiagge ma, considerando le ultima proposte del Governo, ci si potrebbe chiedere per ogni bene del demanio (demanio marittimo così come gli immobili appartenenti allo Stato) quando e in che termini sia opportuno darli in concessione o addirittura valutare la possibilità di venderli ai privati.