Abstract:
La tesi si propone, attraverso l'analisi di tre traduzioni dell'Otello di Shakespeare comparse in Egitto tra il 1912 e il 1998, di evidenziare le componenti ideologiche insite nell'utilizzo dell'Arabo standard e del dialetto egiziano.
Obiettivo specifico della tesi è porre in risalto come l'ideologia pervada l'uso della lingua da parte dei diversi traduttori, portandoli verso esiti diversissimi, spesso molto distanti dal testo originale.
In particolare vengono analizzate le traduzioni di Ḫalîl Muṭrân, (1912) in Arabo standard, di Nuʻmān ʻĀšūr (1984), in dialetto egiziano, e di Muṣṭafà Ṣafwân (1998) in dialetto egiziano.
La contestualizzazione dell'Arabo standard e del dialetto egiziano nell'universo dei parlanti evidenza inoltre come essi godano di prestigio diversissimo presso le diverse classi di pubblico.
Il dialetto egiziano, da sempre utilizzato sui palcoscenici egiziani per commedie e testi comici, non viene invece considerato come uno strumento linguistico valido per veicolare contenuti drammatici o tragici.
Ne è esempio appunto la traduzione di Otello in Arabo standard esaminata, che ha riscosso un gran successo, mentre alle traduzioni in dialetto gli intellettuali e il pubblico egiziano hanno reagito con indifferenza, o con critiche negative.