dc.contributor.advisor |
Re, Valentina Carla |
it_IT |
dc.contributor.author |
Dal Pont, Michela <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-02-08 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2015-07-04T14:48:04Z |
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dc.date.available |
2015-07-04T14:48:04Z |
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dc.date.issued |
2015-03-05 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/6173 |
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dc.description.abstract |
Questa tesi è un approfondimento del concetto di “post human”, partendo da un’analisi del contesto da cui deriva il termine, per arrivare alla sua applicazione nell’arte contemporanea e nel cinema contemporaneo, analizzando in particolare il caso del regista David Cronenberg.
La prima parte si concentra sul contesto sociale e culturale negli anni Novanta, periodo in cui il termine ha origine. In particolare, l’attenzione è rivolta agli sviluppi scientifici e tecnologici, da cui deriva una nuova concezione dell’evoluzione umana stessa, che da naturale diventa “artificiale”: la contaminazione organico - inorganico è infatti ciò che più caratterizza l’uomo “postumano”. Protagonista principale di tale contaminazione è il corpo, che assume in questo modo una nuova identità, non solo fisica – biologica, ma anche psicologica, diventando in questo modo sempre di più il simbolo di un’identità mutante.
Il secondo capitolo è rivolto all’arte contemporanea: partendo dalla mostra Post Human del 1992 (curata da Jeffrey Deitch), vengono analizzati gli artisti che ho ritenuto più importanti e rappresentativi della tendenza, operanti negli anni Novanta e nei primi anni del Duemila.
Una sintesi della storia del corpo in arte permetterà inoltre di vedere come si evolve il rapporto del corpo con la tecnologia, e come corpo ed identità vengano trasformati sempre più liberamente, grazie alle possibilità presenti nel mondo di oggi.
Il capitolo successivo si rivolge invece all’analisi dei casi di film che si possono annoverare alla categoria post human realizzati nello stesso periodo, preceduta da una breve sintesi del genere fantascientifico, da cui derivano molti aspetti della produzione cinematografica post human.
In particolare, viene preso in esame il caso di David Cronenberg, di cui sono analizzati i film che ho ritenuto più in linea con l’argomento trattato.
La parte conclusiva della tesi intende riflettere su come le tematiche e i problemi post human sono trattati in modo diverso nell’arte e nel cinema, attraverso un resoconto degli esempi presi in analisi precedentemente, in modo da metterne in luce analogie e differenze. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Michela Dal Pont, 2015 |
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dc.title |
Post human: dall’arte al cinema di David Cronenberg |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
845434 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
it_IT |
dc.provenance.upload |
Michela Dal Pont (845434@stud.unive.it), 2015-02-08 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Valentina Carla Re (valentina.re@unive.it), 2015-02-16 |
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