Abstract:
Partendo dalla definizione di fumetto come medium visivo costituito da immagini giustapposte e di manga come fumetto prodotto in Giappone, ho intenzione di analizzare gli story manga dal punto di vista grafico e narrativo (sfociando, dove è utile, anche nell’ambito della produzione) dato che ritengo siano i due aspetti con cui uno spettatore si trova maggiormente a diretto contatto.
Mi pongo, quindi, le seguenti domande: è possibile rintracciarne dei denominatori comuni dal punto di vista grafico? Se sì, si possono catalogare? E dal punto di vista narrativo?
Conscio dell’impossibilità di trovare un’essenza del fumetto giapponese, vorrei provare ad affiancare alla mia ricerca, l’analisi di alcuni fumetti specifici, su cui soffermarmi.
Nell'elaborato analizzo innanzitutto, il lavoro di autori che si collocano nella fascia considerata "mainstream", quella più classica e conosciuta: tipici fumetti per ragazzi e per ragazze, che sono quelli maggiormente importati all'estero e comunemente ritenuti rappresentativi della cultura manga.
Trovo interessante anche lo studio di alcuni OEL manga (Original English Language manga, ossia di fumetti non di origine giapponese ma che tentano di riprodurne le cosiddette convenzioni) per vedere fin dove e come sono state percepiti (e messi in pratica) gli stilemi del fumetto giapponese al di fuori del paese del Sol Levante.
Infine trovo che un confronto tra i manuali usati nelle scuole di fumetto italiane, europee e americane e quelli usati nelle scuole giapponesi possa permettere un ulteriore approfondimento del tema, in quanto i manuali si fanno portatori di ciò che più è considerato mainstream.
Trovo che questa ricerca potrebbe risultare interessante in quanto gli story manga hanno avuto enorme successo in Asia e nel resto del mondo, diffondendosi con il fenomeno del cool-japan e che di conseguenza meritino uno studio accurato.