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Le prime testimonianze concernenti il continente asiatico che giunsero in Occidente, facevano riferimento all’espansione greca verso le terre d’Oriente. Furono Erodoto e altri storici del periodo ellenistico di Alessandro Magno, a riportare le prime notizie sulle zone dell’odierno Afganistan, del Pakistan e dell’India. Anche durante l’età romana, benché non vi fossero interessi politici dell’Impero oltre i confini delle antiche terre della Mesopotamia, avvennero tuttavia diversi scambi commerciali con l’isola di Ceylon e si presume, con la penisola di Malacca. Tra il II e il III secolo d.C., dopo l’Impero di Augusto vi furono le prime relazioni e scambi commerciali con l’Estremo Oriente, in particolare con la Cina. Dal IV secolo d.C. iniziarono i primi pellegrinaggi verso la Terra Santa, dato che il cristianesimo si andava diffondendo verso le terre d’Oriente, proprio aldilà dei confini dell’Impero Romano. Il continuo flusso di pellegrini modificò per la prima volta, il modo di percepire il mondo. Il centro dell’Impero non era più Roma, ma erano Costantinopoli e Gerusalemme. Fu proprio in questo periodo che il nestorianesimo, dottrina cristologica promossa dal vescovo Nestorio , raggiunse la sua massima espansione. È bene ricordare come la chiesa nestoriana si fosse diffusa in gran parte del continente asiatico, raggiungendo addirittura le coste del Mar Giallo. Oltre alle relazioni di tipo reli-gioso si conservarono rapporti commerciali. Non solo il popolo occidentale si spinse verso l’Oriente, infatti, tra il IV e il VII secolo d.C. vi fu un movimento di pellegrini buddisti che partirono con l’intento di raggiungere il continente europeo. Vi era dunque una reciproca volontà di conoscere l’altro apprendendo gli usi e i costumi di popolazioni così differenti tra loro.
Queste relazioni tra i popoli dell’Occidente e dell’Oriente furono però ostacolate dai musulmani che abitavano nelle zone dell’Est europeo e nel Medio Oriente. L’Islam, infatti, intorno al VII secolo d.C. iniziò a espandersi sempre di più , rendendo dunque difficili i pellegrinaggi degli occidentali verso la Terra Santa. La crescita dell’Islam però non è da considerarsi soltanto come un evento negativo per i viaggi verso l’Oriente, poiché la sua espansione portò a una maggiore conoscenza di molte parti del continente asiatico. Abbiamo, infatti, diverse fonti arabe che risalgono al IX secolo d.C. che trattano di temi geografici ed etnografici delle aree del Mediterraneo e del Medio Oriente; mentre nel X secolo d.C. comparirono numerosi fonti di viaggiatori arabi che visitarono le aree delle province indiane. |
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