Abstract:
L’area Mediterranea è portatrice di uno straordinario patrimonio culturale, testimone di una storia fatta d’incontri e scontri tra civiltà e culture.
Durante il XX secolo l’importanza della salvaguardia del patrimonio culturale assume un ruolo sempre più preponderante anche grazie alla sottoscrizione delle prime Convenzioni UNESCO. Il vento d’indipendenza nel Nord Africa e la modifica delle dinamiche di potere in Medio Oriente ha condotto alla formazione di nuovi assetti geopolitici che vedono protagoniste potenze occidentali quali Stati Uniti e successivamente l’Unione Europea. Quest’ultima in particolare si è mossa verso la costruzione del cosiddetto “Partenariato per il Mediterraneo” ponendo la questione culturale al centro dei programmi di sviluppo nell’area “Medio Oriente e Nord Africa” (MENA).
Attraverso l’analisi di quattro casi di studio è stato possibile approfondire le problematiche più diffuse nell’area, dai conflitti mediorientali alle questioni di sottosviluppo urbano nel Maghreb, considerando il patrimonio come elemento chiave della protezione identitaria e dello sviluppo.
Si assiste infatti ad un’evoluzione del ruolo del patrimonio culturale, non soltanto come elemento da proteggere e valorizzare per la preservazione delle identità culturali ma anche come fattore di crescita dell’area Mediterranea. La questione culturale infatti viene inserita non solo al centro delle politiche di sviluppo internazionali ma soprattutto nella governance delle comunità locali.
A condizioni territoriali diverse corrispondono differenti azioni dove risorse e competenze internazionali e locali possono contribuire alla creazione di un unico strumento per fornire una reale e tangibile crescita, primo passo verso l’evoluzione della cosiddetta “partnership pubblico-privato” ed il consolidamento dell’ideologia “Think globally, Act locally”.