Abstract:
La tesi prende in considerazione il processo di espansione portoghese tra i Secoli XV e XVI. Il contesto geografico invece, è quello delle coste atlantiche dell'Africa Occidentale.
Le fonti alla base di questa ricerca sono relazioni di viaggio e cronache, sia portoghesi che italiane.
È stata stesa una narrazione delle più importanti tappe dell'esplorazione delle coste africane. Si sono esaminati inoltre le motivazioni di ordine economico, religioso e culturale che sottesero a questa politica espansiva.
Le fonti sono state poi messe a confronto per capire quali siano stati gli elementi naturali più messi in evidenza da questi primi scopritori.
Si è voluta studiare la strutturazione della rappresentazione europea della natura nei primi contatti con le terre africane atlantiche e il modo in cui il processo di esplorazione abbia svolto un ruolo di primo piano nella formazione di una nuova mentalità geografica.
L'argomento si inserisce inoltre nella lunga discussione sul primato e la paternità delle esplorazioni. In particolare, il confronto tra fonti di diversa provenienza, mira a registrare la significativa presenza di soggetti stranieri attivi nel processo di espansione portoghese.
Questa tesi si pone nell'alveo della nuova scuola storiografica che partendo dai documenti dell'epoca si propone di mettere in evidenza come la scoperta del mondo fu il frutto di una vastissima opera di collaborazione fra personaggi di diversa importanza e visibilità e di differenti provenienze europee.