Abstract:
La tesi si concentra sulla figura dell’idol giapponese e la sua evoluzione nel corso del tempo. Per fare questo ho scelto come esempio il Johnny’s Jimusho, una talent agency che si occupa di produrre idol dal 1962. Attualmente la compagnia detiene il monopolio nel mercato degli idol di sesso maschile in Giappone.
Inizialmente delineo alcune delle caratteristiche comuni a tutti gli idol per poi indicare particolarità uniche del Johnny’s Jimusho. Inoltre analizzo il suo fandom, ossia il modo in cui i fan si organizzano e comunicano tra loro fino a trattare della sotto-cultura Jyaniota. Per fare questo sono stati intervistati alcuni studenti universitari giapponesi.
La tesi prosegue prendendo in esame l’intertestualità degli idol del Johnny & Associates, indicando in che modo la compagnia distribuisce i suoi artisti nei media. Ho analizzato in particolare la televisione, dedicando capitoli ai programmi di varietà, i drama e le pubblicità.
Indago successivamente come l’intertestualità finora trattata sia resa possibile, esaminando le logiche produttive delle talent agency giapponesi con una particolare attenzione ai keiretsu (gruppi finanziari) e alle scelte e le motivazioni che portano i Jimusho a produrre idol.
Uno dei motivi da cui dipende la popolarità degli idol è la loro presenza costante nel mondo mediatico, il che li rende familiari agli occhi del pubblico. I Jimusho mettono in atto delle strategie attraverso le quali l’audience sente di entrare in intimità con le celebrità. Una di queste strategie è assicurarsi che gli idol risultino privi di opinioni che possono generare responsi discordanti tra il pubblico, facendo così sì che non dimostrino un vero e proprio “pensiero autonomo”. In questo modo le interviste degli idol riguardano quasi esclusivamente il loro lavoro o innocui episodi avvenuti nella quotidianità raccontati come aneddoti. In questo modo le compagnie controllano quali informazioni sui propri artisti circolano e quali favorire o occultare in base alla reazione del pubblico. Allo stesso tempo, però, l’idol opera come “simbolo nazionale”, in quanto incanala l’attenzione della nazione su determinate situazioni (es.: il terremoto del Tōhoku, la Telethon annuale 24 Jikan Terebi ecc.) e si munisce così di significati politici e morali.
Esamino successivamente, non solo ciò che distingue l’idol a livello professionale, ma anche a livello estetico. Gli idol del Johnny’s Jimusho sono molti giovani, hanno un aspetto delicato e che ispira tenerezza, contrariamente ad altri artisti (giapponesi e non). Indago quindi su cosa si intende con il termine “kawaii” (carino/adorabile) e per quale motivo il nuovo tipo di mascolinità che incarnano è preferibile agli occhi delle nuove generazione rispetto allo stereotipo maschile del salaryman.
Nell’ultimo capitolo considero l’esportabilità degli idol giapponesi come prodotto culturale, non solo in Asia ma anche in Europa e in America. Per determinare se il progetto “Cool Japan” potrebbe riguardare anche la musica e in particolare gli idol, ho messo a confronto la posizione degli idol giapponesi nel panorama mondiale con quella degli idol coreani, attualmente più esportati all’estero, delineando così alcune delle principali differenze di marketing tra i due paesi.