Abstract:
“I dannati della terra” di Frantz Fanon costituisce uno strumento critico imprescindibile per tematizzare e contrastare violenza e razzismo nel mondo contemporaneo. A conferma di ciò sta la vastità e l’eterogeneità di studi ed utilizzi che nel tempo il dibattito internazionale ha prodotto a riguardo. E in Italia? Obiettivo di questo lavoro è analizzare le coordinate politiche e culturali che hanno determinato la traiettoria iniziale di quest’opera nel contesto italiano. Non si vuole quindi mostrare limiti o possibilità nascoste dell’opera di Fanon, fornendone ulteriori interpretazioni. Tantomeno si intende rilevare quanto la prima ricezione italiana dell’opera sia stata fedele alla verità dell’opera. O quanto invece l’opera sia stata tradita. Più realisticamente l’analisi dei testi proposta vuole cogliere le condizioni di dicibilità che l’opera ha trovato in Italia, vuole cioè mostrare come e perché “I dannati della terra” sia entrato nel dibattito italiano. Cioè attraverso quali dinamiche politiche - e sostanzialmente interculturali - di assimilazione, rispecchiamento e traduzione.