Abstract:
Il mio elaborato finale di tesi è incentrato sul progetto “Hospitopoli” che l'Associazione di Promozione Sociale ComuniCare, di cui sono socia fondatrice, ha proposto e promosso nella zona di Marghera Sud, e in particolare in via Rinascita nel quartiere di Ca' Emiliani. Il progetto consiste in un'esperienza di accoglienza e convivenza sociale tra studenti universitari fuori sede, membri dell'associazione e neo-maggiorenni stranieri in uscita dalle strutture dalle comunità educative di accoglienza o dagli appartamenti di sgancio. Il Comune di Venezia, in data 26/03/2014 ha approvato e firmato il protocollo che sancisce la concessione in comodato d'uso gratuito di due appartamenti di proprietà comunale all'associazione per nove anni. L'obiettivo primario che si pone l'associazione è sostenere i neo-maggiorenni nel passaggio dalla minore età, in cui sono tutelati nelle strutture di accoglienza, alla maggiore età in cui l'accoglienza offerta dai servizi si conclude e sono chiamati a provvedere autonomamente ai propri bisogni. L'associazione si impegna quindi ad orientare i ragazzi circa l'offerta dei servizi sul territorio e ad accompagnarli durante i primi accessi agli stessi. Inoltre, l'associazione sostiene gli stessi rispetto alla ricerca di lavoro, stage o percorsi formativi e professionali. La valenza del progetto non è pertanto meramente sociale, ma in gran parte anche territoriale, in quanto si attua in un territorio specifico in cui si propone anche come agente di cambiamento rispetto alle criticità riscontrate. Il progetto si propone di: “ridurre i rischi di marginalità e degrado con riflessi positivi sulla comunità territoriale di riferimento”, “creare uno spazio aperto di condivisione di idee, esperienze, opportunità tra i ragazzi e i cittadini del territorio” “strutturare eventi pubblici di cittadinanza attiva”. È da qui che la mia tesi parte. La mia domanda iniziale è: come l'inserimento dei neo-maggiorenni in Ca' Emiliani può diventare una risorsa per il quartiere? La tesi più che un elaborato accademico sarà un piano di azione per una progettazione partecipata di spazi e servizi che coinvolga gli abitanti e i neo-maggiorenni. L'idea progettuale verrà elaborata dai cittadini stessi attraverso dei laboratori di partecipazione organizzati dall'A.P.S. ComuniCare come soggetto promotore che opera in sinergia con un'articolata rete territoriale che lega i servizi al terzo settore e che vede tra i principali collaboratori e partner la rete “Insieme a Km0”, la Parrocchia “Gesù Lavoratore ”, il Servizio Inclusione Sociale – UOC ETAM e l'Università Ca' Foscari. La sfida che la tesi si pone è come fare incontrare le esigenze degli abitanti del quartiere con quelle dei neo-maggiorenni in modo da recuperare, riqualificare e rivivere gli spazi urbani spesso abbandonati al degrado e alla criminalità. Il mio obiettivo è dimostrare che questo incontro/confronto è possibile e può avere degli effetti positivi sulla vita sociale e urbana del quartiere solo attraverso la partecipazione attiva e la co-progettazione, poiché, in un simile processo di progettazione partecipata, da un lato gli abitanti riconoscono e accolgono i neo-maggiorenni come nuovi vicini e dall'altro i neo-maggiorenni si sentono riconosciuti come parte di una comunità, vedono rivalutate le proprie capacità e immagine sociale (empowerment e rafforzamento dell'autostima) e sviluppano un senso di appartenenza al territorio in cui vivono e sono chiamati ad agire. È attraverso il partecipare insieme per il miglioramento degli spazi di vita come bene comune che l'A.P.S. ComuniCare intendere promuovere l'integrazione dei neo-maggiorenni nel quartiere ed è la costruzione e la promozione di questo processo di partecipazione il soggetto del mio elaborato finale di tesi.