Abstract:
Il mercato sta cambiando e con lui le sue regole, aumenta la difficoltà di interpretare i movimenti di azioni, valute e materia prime; saltano correlazioni che si davano per scontate ed i cambiamenti geopolitici non sortiscono più gli effetti attesi. In questo contesto estremamente dinamico diventa sempre più difficile per le imprese gestire adeguatamente i fattori di rischio.
Anche le strategie di Risk Management (gestione del rischio) sono in continua mutazione, negli anni si è passati da una trattazione indipendente di ogni fattore di rischio con la sua relativa copertura (Silo-based Traditional Risk Management) ad una visione di insieme dei rischi aziendali; una visione di portafoglio dove i rischi diventano opportunità e possibili occasioni di creazione di valore. Solo i rischi che non è possibile integrare nella gestione aziendale vengono coperti o trarferiti a terzi.
La necessità di copertura nasce dal presupposto dell’esistenza di imperfezioni di mercato, le quali potrebbero portarte l’impresa al fallimento. I problemi che sorgono in tale contesto sono quelli di stabilizzazione dei cash flow per ridurre imposizione fiscale, i costi del dissesto finanziario, protegere specifici investimenti, limitare il disallineamento di interessi fra manager e shareolders, e stabilizzare il flusso dei dividendi distribuiti per inviare segnali positivi al mercato.
Nel processo di Risk Management ogni fase, dall’identificazione dei rischi alla loro trattazione, ha un peso considerevole e richiede continuo monitoraggio per aggiornare l’analisi a seconda dei possibili mutamenti dei mercati. Fra le diverse modalità di copertura dei rischi viene trattato l’utilizzo degli strumenti derivati, data la loro esponenziale diffusione ed il loro massiccio utilizzo da parte delle imprese. Pur non entrando nel merito delle loro tecnicità si analizzeranno le ragioni che spingono un’impresa ad intreapprendere questa scelta, tenendo conto dei rischi e dei benefici dello strumento in sé e l’importanza di bilanciare le sue caratteristiche a quelle di ogni impresa.
Nel presente lavoro in partcolare si parla di imprese non finanziare, dell’analisi delle tipologie di rischi che si trovano ad affrontare, come questi impattano nelle scelte di gestione e le motivazioni per cui un’adeguata gestione dei rischi può fare la differenza fra successo ed insuccesso di un’azienda. Riguardo l’uso degli strumenti derivati, il focus finale va alla gestione dei rischi tramite derivati nelle imprese italiane, cercando di determinare come le peculiarità del nostro tessuto aziendele influenzino le scelte di copertura dei rischi.