Abstract:
In questo lavoro viene analizzato il graduale processo di integrazione delle popolazioni musulmane sul territorio cinese, dalla nascita dell’Islam e il conseguente spostamento verso la Cina di numerosi mercanti provenienti dall’Asia centrale, fino a un’analisi più dettagliata sulla situazione attuale e sul rapporto che le comunità musulmane hanno instaurato con le autorità centrali. La Cina è un mosaico etnico ufficialmente diviso in dieci minoranze musulmane, riunite in tre gruppi principali: gli Hui, gli Uiguri e i Kazaki costituiscono il primo gruppo, i Dongxiang (musulmani mongoli), i Khirghizi (che risiedono nel Turkistan cinese) e i Salar il secondo, mentre l’ultimo gruppo è composto dai Tagiki, dai Bonan, dai Tatari e dagli uzbechi. Una delle caratteristiche peculiari delle comunità musulmane cinesi è che nonostante siano tutte unite da un forte senso di solidarietà religiosa, sono molto variegate al loro interno e si trovano spesso in contrasto l’una con l’altra. Gli Hui sono la componente più numerosa, in base agli ultimi censimenti si stima siano circa dieci milioni, e sono sparsi su quasi tutto il territorio nazionale con una fortissima concentrazione nella regione autonoma Hui del Ningxia, nel Gansu e nello Henan. La ricerca si concentra soprattutto sullo studio delle comunità Hui, dei principali ordini o sette religiose in cui esse si dividono e sul processo di riorganizzazione della loro religione e identità, costruzione e restauro di moschee, traduzione di testi religiosi e promozione dell’istruzione, attività nelle quali i musulmani cinesi sono stati impegnati per circa un ventennio dopo il periodo buio della Rivoluzione Culturale.