Abstract:
Per il Giappone contemporaneo, gli ultimi decenni hanno costituito una prova non indifferente, vacillando tra i residui del Boom, la Bolla economica, il disastro Nucleare e l’instabilità Politica. Tra le questioni sulle quali si è posta un’attenzione crescente, a livello socio-economico, si può evidenziare l’occupazione femminile, una discussione incoraggiata da pressioni nel contesto internazionale. A tal proposito, nel 1985 il Giappone ha ratificato la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), un trattato fondamentale che ha portato alla formazione di un nuovo impianto legislativo nazionale sulle pari opportunità, prima sancite solo tramite la Costituzione. L’impegno alla tutela di questa Convenzione è stato formalizzato nell’approvazione della Equal Employment Opportunity Law nel 1986 (emendata due volte nel 1997 e 2006). In seguito, si sono formate varie associazioni per approfondire le tutele previste dalla Convenzione e fornire, così, un supporto alle categorie d’impiego. Ma fino a che punto questa normativa riesce a garantire l’accesso paritario al mondo del lavoro per la cittadinanza femminile? La CEDAW ha davvero favorito un rinnovamento nella società e nel modello lavorativo, oppure i diritti sulla carta trovano un’applicazione limitata rispetto ad altri contesti, come ad esempio quello Europeo?