Abstract:
L’elaborato analizza la rappresentazione della tematica del doppio a teatro attraverso l’uso della luce e dei fenomeni ottici nei casi specifici delle scenografie di Edward Gordon Craig e Josef Svoboda.
Dopo la descrizione dello sviluppo storico dell’illuminotecnica nel corso dell’età moderna si approda al XX secolo, analizzato attraverso personaggi chiave per l’evoluzione dell’uso della luce a teatro. La trattazione oltre ad offrire un excursus tecnico e storico sull'illuminotecnica, evidenzia le problematiche che dal Rinascimento hanno caratterizzato il dibattito sulla natura della rappresentazione teatrale e sui cambiamenti dei rapporti tra scena, attore e pubblico con il cambiare delle tecniche di illuminazione. La sconfinata tematica del doppio, viene introdotta attraverso precisi riferimenti a figure archetipiche, al fine di evidenziarne i caratteri peculiari tramandati sino all’epoca contemporanea e ritrovati nelle messe in scena analizzate. Particolare attenzione è stata rivolta alla tragedia di William Shakespeare, Amleto, la cui analisi è funzionale alla successiva trattazione monografica rivolta a Gordon Craig e Svoboda, entrambi impegnati con la messa in scena della tragedia. Di Craig sono state messe in evidenza le caratteristiche d’avanguardia e la sua percezione inedita della luce che gli offre la possibilità di progettare scenografie rivoluzionarie. Di Svoboda è stato necessario evidenziare il suo carattere di inventore e di grande esperto di illuminotecnica per procedere con l’analisi delle sue scenografie. Gli allestimenti di Craig e Svoboda per Amleto indagano il tema del doppio, per approdare a soluzioni scenografiche innovative. Le tematiche contenute nella tragedia sono profonde, interpretabili su più piani di lettura ed il tema del doppio è dominante. Nello spazio costruito di luci, colori e riflessi il doppio prende vita grazie alla luce e ai fenomeni ottici.
Il percorso si conclude con il ritorno allo specchio, simbolo archetipico di duplicità, come espediente scenografico rafforzato negli effetti dallo sviluppo tecnologico e dall’evoluzione dell’illuminotecnica teatrale. Attraverso arditi giochi di luci si connette il mondo mitico di Narciso al mondo contemporaneo, abbandonando la mimesi e liberando le grandi potenzialità dell’evocazione.