Abstract:
La lingua artificiale Esperanto, una volta creata e diffusasi in Europa, fece il suo ingresso in Cina agli inizi del XX secolo. Questo esperimento linguistico riuscì ad attecchire e ad attirare un gruppo di sostenitori che diedero vita a un vero e proprio movimento esperantista cinese. Il mio lavoro si propone di ripercorrere cronologicamente lo sviluppo di questa organizzazione sotto un’ottica storica ma soprattutto culturale. L’Esperanto e gli esperantisti cinesi, a differenza dei corrispettivi occidentali, sono riusciti a ritagliarsi sempre un ruolo importante nei momenti chiave della storia moderna cinese, adeguandosi ai vari contesti politici e bellici che la Cina visse nella prima metà del 1900 e continuando a essere attivi fino ai giorni nostri. Partendo da un’indagine diacronica del movimento esperantista in Cina, il mio lavoro si propone al contempo di evidenziare la dimensione sociale e i valori che i cinesi sono riusciti ad attribuire e a riconoscere in una lingua artificiale-spesso derisa e criticata- come l’Esperanto.