Abstract:
Nell'attuale contesto di recessione e difficoltà del nostro Paese, si propone il Private Equity come strumento che potrebbe supportare la fase di rilancio dell’economia, considerando che gli investitori istituzionali nel capitale di rischio si sono dimostrati spesso in grado di selezionare bene le imprese target e favorirne la crescita. A partire da queste riflessioni, la tesi si interroga sulle ragioni che possono aver determinato nel tempo uno sviluppo relativamente contenuto del Private Equity in Italia rispetto ai Paesi Europei comparabili (Francia, Germania e Regno Unito), al fine di individuare su quali aspetti si dovrebbe agire per favorirne la diffusione.
Nella prima parte si presenta un’analisi di mercato, utile per inquadrare il fenomeno e capire la differente dimensione, evoluzione e composizione del mercato del PE e VC italiano rispetto ai comparables; nella seconda parte, focalizzando l’attenzione sull'attività di venture capital, si propone un’analisi empirica delle determinanti macroeconomiche del mercato e per ciascun driver individuato, si indaga il posizionamento dell’Italia rispetto ai comparables, così da isolare quali possono essere stati i fattori di ostacolo nel tempo.