Abstract:
Il processo di determinazione e rilevazione delle svalutazioni di attività materiali e immateriali costituisce uno dei principali strumenti attraverso il quale le imprese possono mettere in atto politiche di earnings management. Ciò è dovuto in gran parte ai margini di flessibilità applicativa e interpretativa che caratterizzano tale disciplina, sia nei principi nazionali che in quelli internazionali, i quali si traducono in ampi spazi di discrezionalità che possono essere sfruttati dal management per la manipolazione dei risultati contabili. Nella parte iniziale il presente lavoro offre una panoramica sul fenomeno dell’earnings management e prosegue poi con una descrizione della disciplina prevista dalla normativa e dai principi contabili nazionali in tema di svalutazioni e di quanto disposto dal principio contabile internazionale IAS 36 “Impairment of assets”. Infine, viene condotta un’indagine empirica con lo scopo di indagare, da una parte, la possibile presenza di comportamenti volti all’income increasing, attuati in particolare attraverso la “non rilevazione” di una svalutazione anche quando la stessa è ritenuta presumibilmente necessaria data la sussistenza di uno o più indicatori di impairment, e, dall’altra, la presenza di manipolazioni delle svalutazioni dirette al perseguimento di politiche di big bath. L’obiettivo finale è quello di verificare se esistono delle differenze di comportamento al riguardo tra imprese soggette alla disciplina nazionale e imprese che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali.